Il Canto delle Filastrocche vorrebbe essere tante cose ma, senza essere altezzosi ma solo fantasiosi, preferirebbe essere un modo diverso di comunicare fatti, notizie, informazioni, tutto ciò che normalmente non leggiamo perchè non consideriamo scritto secondo i nostri canoni. "IL CANTO DELLE FILASTROCCHE" è un modo semplice per “entrare” e stimolare l'approfondimento. In questo BLOG troverai semplicità, notizie importanti e notizie nate solo per farti pensare. Grazie di leggerlo.
lunedì 29 ottobre 2012
HO AVUTO SETTE FIGLI
SETTE FIGLI
Ho avuto sette figli
Tra liti e parapigli...
Chi va per questi mari
divertimenti rari
Il primo era Cristiano,
un nome assai lontano
da quel significato
che l’avrebbe reso amato.
Scaltro ed egoista,
se entravi nella lista
cercava in tutti i modi
di darti mille chiodi
Il secondo era Michele,
Lui mangia solo mele,
annurca bianche e deliziose
per lui sono sfiziose
Ma come il nostro Adamo
è furbo e da quel ramo
che Eva prese il frutto...
pretende sempre tutto
La terza è AnnaMaria
da sempre a un crocevia,
non sa se lavorare
o “uccidersi” a studiare.
Nessuno poi sopporta
la sua memoria corta,
è donna impertinente
e non ti torna niente.
La quarta è Manuela
una figlia che si cela
dietro quel bel visino
e il carattere sopraffino
Da lei non trapela nulla
è Bella e fa la bulla,
le piace e rischia tanto
ma accanto tiene un santo.
Il quinto è Salvatore,
un figlio senza cuore,
non parla e non saluta
fa sempre scena muta.
Va a scuola per diletto,
fa il contrario di ció che ha detto,
con noi é un egoista
mi sfrutta come autista.
Il sesto è Antonbattista,
il nome è già da artista,
la testa è nel colore
di cui sente il sapore
Ha un senso della vita
ahimè da parassita,
ma quando fa una mostra
è meglio di una giostra.
La settima è Carlotta
la nostra bambolotta,
le coccole di tutti
procuran molti frutti.
È snella, scaltra e attenta
e prima che si penta
regala il suo sorriso
e tu hai giá deciso.
Questa è la mia famiglia
che normalmente piglia
quello che tutti diamo
anche perchè ci amiamo.
Chi vuole divertirsi
a noi dovrebbe unirsi
per vivere felici
Qualunque cosa dici.
sabato 13 ottobre 2012
FILASTROCCA DEL VIVERE
FILASTROCCA DEL VIVERE
Vivo di tante cose
Ma non di false pose
Le pose le lascio agli altri
A quelli di me più scaltri.
Vivo della natura
Che oggi ha vita dura
Le chiacchiere le lascio al mondo
Sperando che non tocchi il fondo.
Vivo nel guardare gli occhi
Del gioco, dei suoi balocchi
Adoro l’amore vero
A chi cade come un “pero”
Vivo di gioventù
L’età delle virtù
amo tutti i ragazzi
che vivono un po’ da pazzi.
Vivo perché tu vivi
Nella vite e negli ulivi
E corri nella mente
Di un cuore per nulla assente
Vivo sempre di corsa
E vorrei una mamma orsa
Che mi lecchi le ferite
Anche di dinamite
Vorrei che mi leggessi
Con gli annessi e coi connessi
In modo da farti arrivare
A sapermi solo amare.
E’ questa la storiella
Che sembra una sorella
Che possa coccolare
Tal quale un focolare
Riscopri la famiglia
risolvi il parapiglia
È lei la soluzione
di tanta confusione.
TOPIGLIO
TOPIGLIO
Io son Topiglio
e dove vado porto un poco di scompiglio
perché ho dentro me quel piglio
del diavolo cattivo… ne sono un figlio.
Io son Topiglio
come fiore non assomiglio a un giglio
ascolto dietro le porte, quindi origlio
per darti il benservito lì, sul ciglio.
Io sono Topiglio
Son mezzo topo e mezzo son coniglio
Il mio gioco preferito è lo sbadiglio
Prima di prender sonno nel giaciglio.
Io sono Topiglio
se parli …ti trovi in un groviglio
con pietra attorno al collo in un naviglio
e fuggo forte, in un secondo un miglio.
Io son Topiglio….
AMAVO… una ragazza
AMAVO… una ragazza
Amavo una ragazza
e’ vero un poco pazza
ma al tempo in cui
l’amavo
l’amore io cercavo
Il cuore mio
impazziva
per l’oca un po’
giuliva
che lei donava a sè
quando guardava me
L’aspetto trasognante
nell’occhio un po’
ammaliante
scomparve di colpo un
dì,
quando le dissi sì.
Da quel momento
stesso
capii quando ero
…lesso
compresi nei suoi
occhi
la fine e i suoi
rintocchi.
Scomparve la giuliva
e poi, per me
tardiva,
comparve quella donna
da noi detta “ a
maronna”.
La testa dentro a un
secchio
davanti ad uno
specchio
Per non guardarmi in
faccia
…. è meglio che io
taccia.
Capiì, con un esempio
che ero ormai uno
scempio
perché gli amici cari
avevan sguardi amari.
Mi resi conto allora
che rossa, bionda o
mora,
la donna che fa
centro
è quella che ami
dentro.
Per cui mi dò un
consiglio,
la donna non è un
giglio
se vuoi davvero
averla
dimentica la perla
Se giochi col futuro
non sempre cerca un
muro.
Guardale gli occhi,
guardale il fondo
prendi l’anima ed il
suo mondo
Ama in te stesso
ma ama adesso.
Ama quel volto
ma molto molto
FILASTROCCA DEL GIOCHINO
FILASTROCCA DEL GIOCHINO
AVEVO
UN BEL GIOCHINO
MA
UN AMICO BIRICHINO
INVIDIOSO
DEL GIOCHETTO
MI
FECE UNO SCHERZETTO
PRESE
IL MIO GIOCHINO
LO
NASCOSE IN UN CAMINO
E
DOPO, QUATTO QUATTO
RIDEVA
DEL MISFATTO
CERCAVO
IL MIO GIOCHINO
LA
SERA ED IL MATTINO
MI
FECE USCIRE MATTO
L’AMICO
SENZA TATTO
PENSAVO
AL MIO GIOCHINO
IMMAGINANDOLO
VICINO
PENSAI..
“STA SOTTO AL LETTO
O
FORSE SOPRA AL TETTO”
IL
LADRO DEL GIOCHINO
DICEVA..
“SEI UN BAMBINO”
MA
ERO DISPERATO
DEL
GIOCO NON TROVATO
ALLORA
PRESI UN PUPAZZETTO
CHE
AVEVA SOPRA AL LETTO
ERA
IL PREFERITO
PER
LUI ERA IL SUO MITO
NASCOSI
IL PUPAZZETTO
DENTRO
L’ARMADIETTO
E
LO FECI USCIRE MATTO
PER
QUEL CHE AVEVO FATTO
MI
CHIESE IL PUPAZZETTO
ED
IO GLI DISSI NETTO…..
“RIVUOI LUI VICINO
RIDAMMI
IL MIO GIOCHINO”
CAPITA
LA LEZIONE
FECE
L’ARIA DA MICIONE
RIDANDO
IL MIO GIOCHINO
A
ME CHE ERO UN BAMBINO
QUANDO
QUALCUNO FA’
QUALCOSA
CHE NON VA’
PER
FARGLIELO CAPIRE
NON
BASTA SOLO IL DIRE
BISOGNA
CHE LO PROVI
PUNTO
DAI SUOI ROVI
CAPISCA
COSì IL SUO GESTO
DIVENENDO
MESTO MESTO
GIOCHINO
O PUPAZZETTO
IMPORTA COSA HA DETTO
ALL’AMICO
UN PO MONELLO
IL
GESTO SENZA APPELLO
DI
CERTO L’AMICHETTO
CON
IL SUO PUPAZZETTO
COMPRESO
HA CHE IL GIOCO
E’
BEN CHE DURI POCO
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