domenica 6 gennaio 2013

IL SOGNO DI UN ANGELO


IL SOGNO DI UN ANGELO

Suonavano le trombe
scoppiavano le bombe
al grido di “Viva la legalità”,
taratatatattattà.
Io non credo nel rumore
perché non va diritto al cuore,
ma penso che il tuo agire
già superi il tuo dire.
Chi dice sono onesto
ed intanto ha un occhio pesto
c’è chi urla “sono un santo”
ed attorno ha solo il pianto
Chi si veste da candore
ma poi passa e l’erba muore,
chi racconta uno stornello
solo per farsi... il volto bello.
Ma Tu dimmi, perché combatti,
non li vedi… son tutti matti,
hai già perso un tuo fratello
che odiava il ritornello
di quei soprusi molto antichi
nascosti, ahimè, tra i fichi,
e ad un mare senza tempo
che già rischia un nuovo scempio,
dopo che un angelo di vita
interruppe la partita.
Col tuo animo spavaldo,
prima freddo e poi da caldo,
hai ripreso la sua storia
per donarle la memoria.
Quello di cui non ti vergogni
è abbracciare tutti i sogni,
quelli che un uomo come tanti
regalava a tutti quanti.
Sei ancorato al suo pensiero
col didentro veritiero,
sei fermo nel tuo limbo
ma il tuo animo è di bimbo.