IL SOGNO DI UN ANGELO
Suonavano
le trombe
scoppiavano
le bombe
al
grido di “Viva la legalità”,
taratatatattattà.
Io
non credo nel rumore
perché
non va diritto al cuore,
ma
penso che il tuo agire
già
superi il tuo dire.
Chi
dice sono onesto
ed
intanto ha un occhio pesto
c’è
chi urla “sono un santo”
ed
attorno ha solo il pianto
Chi
si veste da candore
ma
poi passa e l’erba muore,
chi
racconta uno stornello
solo per farsi... il volto bello.
Ma Tu
dimmi, perché combatti,
non
li vedi… son tutti matti,
hai
già perso un tuo fratello
che
odiava il ritornello
di
quei soprusi molto antichi
nascosti,
ahimè, tra i fichi,
e ad
un mare senza tempo
che
già rischia un nuovo scempio,
dopo
che un angelo di vita
interruppe
la partita.
Col
tuo animo spavaldo,
prima
freddo e poi da caldo,
hai
ripreso la sua storia
per
donarle la memoria.
Quello
di cui non ti vergogni
è abbracciare
tutti i sogni,
quelli che un uomo come tanti
regalava
a tutti quanti.
Sei
ancorato al suo pensiero
col
didentro veritiero,
sei
fermo nel tuo limbo
ma il
tuo animo è di bimbo.