martedì 28 maggio 2013

BUONGIORNO



Vorrei trovare un modo per dire un bel buongiorno
senza frivolezze, nemmeno col contorno, 
un modo nuovo per tutti i giovani del mondo, 
ai sofferenti e a quelli ormai sul fondo. 
Vorrei dirlo a quelle donne martoriate 
che a quel sistema si sono ribellate, 
vorrei poterlo dire anche ai violenti 
sperando di cambiar le loro menti. 
Vorrei dirlo anche a quelli del governo
di gettar la corruzione nell'inferno,
finendo per parlare a te che leggi
... è l'ora di mollar tutti gli ormeggi.
Buongiorno a tutto quelli a cui ho donato
un piccolo momento, dedicato.

giovedì 16 maggio 2013

DONNA ARRABBIATA








Ti alzi ogni mattina
con la faccia da assassina,
contesti tutto il mondo
negando persin che è tondo.
Ma perché siamo arrabbiati?
Saranno i candidati
oppure  il tuo lavoro
ti toglie ormai il decoro.
Forse la colpa è il cuore
che non produce amore
o forse della dieta
con cui non stai mai quieta.


Secondo me è il giornale
che è sempre tale e quale
o la televisione
che ripete la canzone,
di sopra e poi di sotto
senza mai fare il botto.

Ho pensato ad equitalia
di cui sei ormai la balia,
poi al gioco  10 e lotto
e a quel vaso rotto.
Non so chi immaginare
Vuoi un uomo da sposare?
Non credo sia il problema
saresti proprio scema.
Allora sarà la noia,
ti vedo senza gioia.
Dovrei forse capire
che hai diverse mire?
Eccola la ragione…
è la faccia da co… pione
che io mi porto appresso
e sembro un po’ mal-messo.
Ora ne sono certo
vorresti un uomo esperto
che renda la tua vita
un’eterna calamita.
Ok. Io cambierò
e sai, diventerò
ciò che non son mai stato…
un uomo disperato.
un poco disgraziato,
ma finalmente amato.

venerdì 10 maggio 2013

SONO LA CAPITALE DEI VIZI


Ho davvero pochi vizi…
Il resto sono sfizi.
La superbia? Senza rancore
sono sempre io il migliore,
paura non ne ho mai
mi risolvo tutti i guai,
L’invidia… non la conosco
anche se sono un tipo losco.
Qualche volta vado in ira
son violento se mi ispira,
spesso cado in vanità
ma son bello, è verità.
Il mio pregio è l’avarizia
e non ho un’ amicizia
l’altro pregio è la pigrizia
Sono lento… che letizia.
Quel che amo è la lussuria
se mi tocchi vado in “furia”,
mi consolo con la gola
Vino, birra e coca cola.

IL PICCINO E IL PESCIOLINO


Un ricordo di bambino
nella palla un pesciolino
tutto rosso e divertente
nel suo vetro trasparente.
Mi svegliavo e gli parlavo,
col ditino lo toccavo
lui batteva la squametta
per fuggire in tutta fretta.
Era un gioco da piccino
Che rallegrava il cuoricino
ma oggi chiuso in una boccia
a pensarci un po’ mi scoccia.
Vorrei viverlo contento
In un mare oro e argento
fatto di mille pesciolini
che salutano i bambini.

mercoledì 8 maggio 2013

LA FOLLIA INCOMBE


Fila fila strocca strocca
ha il sapor dell'albicocca
strocca strocca fila fila
ha il sapor di camomila (licenza poetica!!!!)
fila strocca strocca fila
ne ho premute centomila
strocca fila fila strocca
ne ho riempita già una brocca
fila strocca fila strocca
ho stracolma la mia bocca
strocca fila strocca fila
preferisco la tequila.

domenica 5 maggio 2013

IL MIO VOTO INTELLIGENTE



Voto me, voto te
voto questo, voto quello
voto il figlio di mio fratello
voto il padre del mio avvocato
ma non voto mai un uomo preparato.
Voto per ottenere,
voto perchè mi serve,
voto perchè lo hai chiesto,
voto per un favore
ma mai una persona di spessore.
Se davvero vuoi cambiare
mandali tutti al mare
non dare quel tuo bel voto
solo perchè è noto
ma guarda se è all'altezza
e nel cuore ha una "grandezza.

giovedì 2 maggio 2013

REGALI SENZA ANIMA


Un amico di Ravenna
mi regalò, un dì, una penna
che cominciò di colpo a saltare
per farmi scrivere e scarabocchiare.
Un altro amico di vicino Bari
mi regalò dei bei calendari
per insegnarmi i giorni e a contare
i miei doveri, i diritti ed il “fare”.
Una mia amica di Bergamo sotto
mi regalò invece un cappotto
con l’obiettivo di volermi coprire
da ciò che il mondo aveva da dire.
Un amicone di Mazara del Vallo,
un grande amante delle piste da ballo
per farmi muovere dal grande torpore
mi regalò un ciclomotore.
Mentre un’amica di San Benedetto del Tronto
che non avevo messo nell’elenco e nel conto
mi ricordò che le avevo promesso
di accettare i suoi regali più spesso.
Due amichetti di Rimini mare
mi avevano dato, invece, due giare
una stracolma di acqua frizzante
l’altra ripiena di camomilla calmante.
Mentre oramai vivevo già in coma
arrivò inaspettato un amico di Roma,
che senza pensarci neanche un po’ su
mi regalò un orologio a cucù.
Ero un pò stanco di avere regali,
penne, cappotti e calendari,
volevo solo che l’animo umano
mi sorridesse e mi desse una mano.