sabato 23 gennaio 2016

UOMO DI COLORE

Sono un uomo di colore,
sono un uomo con un cuore,
che ti importa se son bello,
sono certo tuo fratello,
che ti importa se son scuro
voglio solo il mio futuro.
Sono un uomo con la pelle,
pantaloni e due bretelle,
ho pensieri un po diversi
e i miei sogni sono immersi,
in un fango di ragioni,
in un gioco di prigioni.
Siamo nati tutti uguali,
tu in Italia, io nel Mali,
ceravamo tanto amati
poi ci siamo solo odiati.
Cosa cerchi, cosa cerco,
io un dalogo, tu un alterco,
cosa trovo, cosa trovi,
io dei fiori tu dei rovi.
Sono un uomo di colore
che non vuole più il dolore,
sono un uomo come tanti 
e vorrei andare avanti.




domenica 6 dicembre 2015

LA BALLATA DELL’UOMO SOLO


















Questa è la ballata dell'uomo solo
a cui la propria madre ha tolto il ruolo.
Voleva diventare un grande artista
ma a lui mancava il dono d'arrivista.
Allora scelse di imitare il nonno
un grande combattente di Livorno.
Decise la carriera di soldato
ma alle prove di forza fu scartato,
un poco sconsolato gli venne in mente
di avere uno zio nullatenente
ed iniziò cosî, a sbarcare il suo lunario,
ma ahimè, davanti a se aveva Mario,
un mago, nelle cose un poco strane
ma poi trovava sempre acqua e pane..
Questo non gli dava cuore dentro
per cui decise di trovare un centro,
e nel cammino per trovarne uno
apri una bancarella del digiuno
dove gli acquirenti, eran sempre tanti
alcuni erano poveri, ma tutti gli altri santi.
Stanco di peregrinare avanti e indietro
decise di viaggiare solo in metro
ma questo movimento sempre uguale
rischiava di mandarlo all'ospedale.
Convinto ormai che il centro non esista
decise di candidarsi per la sinistra,
ma la sua parte destra ebbe un sobbalzo,
lo minacciò che lo avrebbe reso scalzo
Rinunciò così al futuro di assessore
sicuro del bisogno di un dottore
che in un lampo comprese il suo problema
e gli diede da scrivere un bel tema.
Il titolo? Alla ricerca di una vita piatta...
così forse troverai anche una matta
per dividere un luogo senza amore,
solo bianco e nero... brutto, senza colore.
Questa è la ballata dell'uomo solo
che non riusciva mai a prender volo,
un uomo che in un giorno senza ore
chiuse le labbra e cancellò il sapore.

U.F.

domenica 8 dicembre 2013

Di Mandela sto parlando...


Di Mandela sto parlando
ed in rima raccontando
ciò di cui è stato capace
come Nobel della Pace.
Era un uomo come pochi
molto serio e pochi giochi,
un gran compito affidato
di creare un nuovo stato.
Uno spazio dove la pelle
nera o bianca eran gemelle
perché figlie di quel Dio
che ami tu ed amo anch’io.
Nel passato come lui
altri due momenti bui,
quello del mahatma Ghandi
già racchiuso tra quei grandi
che hanno fatto quella storia
di cui avremo la memoria.
E poi Luther King, l’immenso
l’uomo che con il consenso
ha creato la sua fine
per toccare le pedine.
Tre uomini importanti
tre umani, non dei santi
che han lottato per l’uguale
senza spaventarsi al male.
Ora Mandela ci ha lasciato,
solo il corpo ha abbandonato
il suo messaggio resta con tutti
e speriamo nei suoi frutti.
Ventisette sono quegli anni
di prigione, senza danni
dove studio e ispirazione
han dato forza alla nazione.
Grazie mondo, grazie vita
che organizzi la partita
includendo le figure
che non usano la scure
per ridarci un mondo nuovo
il cui rinascere è da un uovo
che rappresenti la famiglia
madre, padre, figlio e figlia.

domenica 1 dicembre 2013

LA TERRA DEI FUOCHI
















La terra dei fuochi non è terra lontana
è luogo di vita, di gente anche sana,
ma qualcuno ha deciso di chiudere gli occhi
distruggendo l’ambiente, una scelta da sciocchi.
Meridione d’Italia tra Caivano e Giugliano
con Succivo ed Acerra han calcato la mano,
con un clima da guerra incendiando di tutto
han creato un destino veramente un po’ brutto.
Un Triangolo, morte, che guadagna lo spazio
come nome tremendo definisce quel dazio
ciò che sono costretti a pagare i campani
in balia di un silenzio da perfetti caimani.
Ma chi sono gli offesi, gli eterni indifesi
condannati da un gruppo, un clan, i casalesi
che per puro interesse e ignoranza diffusa
han giocato al tumore senza chiedere scusa.
Han bruciato i Rifiuti, persin nucleari,
tossici, scarti , materiali industriali,
hanno ucciso persone con il senno del dopo
con infamia efferata ed un pessimo scopo.
Il permesso è di tutti se la cosa è accaduta
le tre scimmie del mondo han plasmato cicuta,
non sbarrando quel passo ai furgoni ripieni
di quel sangue futuro, di dolore e veleni.
Territorio felice nella speranza di molti
ignoranti, borghesi, persino anche i colti
ma è bastata la voce di un pentito qualunque
che speranza e ignoranza sono finite nel “dunque.”
Ora diviene una lotta, una lotta di tutti
che chissà, potrà dare davvero i suoi frutti
e poi spunta un messaggio, dagli chef di quei fuochi
un puntino, un inizio… è la terra dei cuochi.

sabato 30 novembre 2013

ODOR DELLE CASTAGNE


Sento odor delle castagne
scende giù dalle montagne
entra dentro i nostri cuori
il sapore e poi gli odori.
Sento odor di quei bambini
grandi medi ed i piccini
il cui rumore è stimolante
il sorriso devastante.
Sento odor di quel vecchietto
molto arzillo e focosetto
che mantiene l’allegria
pur se tieni l’allergia.
Sento odor di quelle donne
mamme, figlie, tutte le nonne
che preparano le torte
buone, belle e alcune storte.
Sento odor dal mio nasone
che è a dir poco un anfitrione
che odora tutto il mondo
in un grande girotondo.

giovedì 21 novembre 2013

ODORATO FINE


dedicata al gruppo Facebook 
"FANTASIA IN RETE" DOP

Sento odor di fantasia
che sia tua, che sia la mia
l’importante che funzioni
e sviluppi i tuoi neuroni.
Sento odor di un’amicizia
senza tocchi d’avarizia
l’importante che sia aperta
che sia vera e che sia certa.
Sento odor di bella gente
chi giocoso e impertinente
chi focoso con la mente
chi parecchio intelligente.
Sento odor di preparato
e poiché non ho mangiato
corro verso la cucina
tanto trovo chi continua