a cui la
propria madre ha tolto il ruolo.
Voleva
diventare un grande artista
ma a lui
mancava il dono d'arrivista.
Allora
scelse di imitare il nonno
un grande
combattente di Livorno.
Decise la
carriera di soldato
ma alle
prove di forza fu scartato,
un poco
sconsolato gli venne in mente
di avere
uno zio nullatenente…
ed iniziò cosî, a sbarcare il suo lunario,
ma ahimè, davanti a se aveva Mario,
un mago,
nelle cose un poco strane
ma poi
trovava sempre acqua e pane..
Questo
non gli dava cuore dentro
per cui
decise di trovare un centro,
e nel
cammino per trovarne uno
apri una
bancarella del digiuno
dove gli
acquirenti, eran sempre tanti
alcuni
erano poveri, ma tutti gli altri santi.
Stanco di
peregrinare avanti e indietro
decise di
viaggiare solo in metro
ma questo
movimento sempre uguale
rischiava
di mandarlo all'ospedale.
Convinto
ormai che il centro non esista
decise di
candidarsi per la sinistra,
ma la sua
parte destra ebbe un sobbalzo,
lo
minacciò… che lo avrebbe reso scalzo
Rinunciò così al futuro di assessore
sicuro
del bisogno di un dottore
che in un
lampo comprese il suo problema
e gli
diede da scrivere un bel tema.
Il
titolo? Alla ricerca di una vita piatta...
così forse troverai anche una matta
per
dividere un luogo senza amore,
solo
bianco e nero... brutto, senza colore.
Questa è la ballata dell'uomo solo
che non
riusciva mai a prender volo,
un uomo
che in un giorno senza ore
chiuse le
labbra e cancellò il sapore.
U.F.
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